Che cos’è la fibromialgia?
In occasione della giornata mondiale delle fibromialgia è doveroso scrivere un articolo per spiegare un po’ che cos’è, da che cosa viene provocata e come riconoscere i sintomi.
Che cos’è la fibromialgia?
La fibromialgia è una malattia che si caratterizza da dolori muscolari diffusi, si potrebbe definire una forma di reumatismo dei tessuti molli o extra articolari.
In contemporanea al dolore, chi soffre di fibromialgia si dovrà confrontare con:
- stanchezza;
- bruciore;
- rigidità;
- tensione;
- contrattura;
E affrontare effetti collaterali come:
- affaticamento;
- problemi di insonnia e di memoria;
- alterazioni dell’umore;
- cefalea ed emicrania.
Questa patologia si manifesta per lo più nelle donne in età adulta e generalmente compare in modo graduale per aggravarsi nel corso del tempo, oppure può sopraggiungere a causa di un trauma fisico, psicologico o un’infezione.
Cause della fibromialgia
Non si conoscono le vere e proprie cause della comparsa di questa patologia (o per lo meno non sono ancora state verificate), sicuramente vi sono in ballo diversi fattori come la genetica, infezioni di varia natura, problemi ormonali e/o traumi fisici e/o psicologici.
I sintomi della fibromialgia
Chi soffre di fibromialgia sente costantemente dei dolori muscolari e articolari in sordina che prendono diversi distretti muscolari, soprattutto in alcuni punti detti sensibili come rachide, cervicale e spalle.
Il dolore è più acuto nei punti sensibili, e da questi è stata stimata una scala a scala di valutazione del dolore per capire se un paziente è soggetto da fibromialgia oppure no.
La diagnosi viene effettuata dopo che una persona risente di dolori costanti in sedi corporee simmetriche da almeno tre mesi e, se il paziente ha una scala di positività di almeno 11 dei 18 punti, allora è molto probabile che soffrirà di fibromialgia.
Come prevenire la fibromialgia?
Sfortunatamente non è possibile prevenire queste malattia, ma è possibile intervenire preventivamente in modo da rallentare la progressione del dolore.
Il collagene idrolizzato, ad esempio, è un aiuto per rinnovare il collagene in tutto il corpo e rinforzare i tessuti connettivi coinvolti nei sintomi di questa malattia (muscoli, cartilagini e tendini).
Pur non essendo ancora una malattia curabile, esistono dei trattamenti farmacologici che hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni della vita quotidiana del paziente.
Fare una buona prevenzione aiuta a non arrivare ad una diagnosi tardiva permettendo di contrastare sintomi forti e acuti della malattia.
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